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Taccuino con l’elastico

Premio “Opera Prima” al Premio Letterario Pisa 2011

10,20 € 12,00
Qt

Mucche di San Martino
suonate, suonate
le vostre campane futuriste,
diffondete il vostro
messaggio di odori,
colpite, colpite
al cuore i villeggianti tranquilli,
muggite ad alto volume
tutto il vostro risentimento.
Il prato è verde.
Il prato è verde,
per favore non calpestare.
Mucche di San Martino
all’assalto, all’assalto.
Contro gli austriaci
dello ski e del free-climbing,
con le corna appuntite
come lapis, nere matite
vendetta dai boschi
attacco a sorpresa
guerriglia montanara
per una giornata leggendaria.

“La condizione di architetto viaggiatore è strettamente connessa alle divagazioni di Goffredo Serrini, e ai suoi improvvisi per taccuino con l’elastico. Il taccuino è un po’ il baule del poeta ambulante, e in esso, accanto a schizzi di paesaggi, edifici e skylines, si sono accumulati negli anni frizzi e lampi, sogni di visioni femminili, tracce di amici. Non so se l’elastico del quadernetto, oltre a serrare (vedi il cognome «Serrini») queste creature perché non se ne librino, sia anche, segretamente, l’anima di una fionda che favorisce la proiezione nell’etere. Certo che, nonostante la «pietra» sotto la cui insegna il Sommo Poeta nella prima sezione studia se stesso, la qualità precipua dei versi qui ancorati alle pagine è la leggerezza. Una svagata e divertita leggerezza che fa bene al cuore” (dalla prefazione di Alessandro Fo).

Mucche di San Martino
suonate, suonate
le vostre campane futuriste,
diffondete il vostro
messaggio di odori,
colpite, colpite
al cuore i villeggianti tranquilli,
muggite ad alto volume
tutto il vostro risentimento.
Il prato è verde.
Il prato è verde,
per favore non calpestare.
Mucche di San Martino
all’assalto, all’assalto.
Contro gli austriaci
dello ski e del free-climbing,
con le corna appuntite
come lapis, nere matite
vendetta dai boschi
attacco a sorpresa
guerriglia montanara
per una giornata leggendaria.

“La condizione di architetto viaggiatore è strettamente connessa alle divagazioni di Goffredo Serrini, e ai suoi improvvisi per taccuino con l’elastico. Il taccuino è un po’ il baule del poeta ambulante, e in esso, accanto a schizzi di paesaggi, edifici e skylines, si sono accumulati negli anni frizzi e lampi, sogni di visioni femminili, tracce di amici. Non so se l’elastico del quadernetto, oltre a serrare (vedi il cognome «Serrini») queste creature perché non se ne librino, sia anche, segretamente, l’anima di una fionda che favorisce la proiezione nell’etere. Certo che, nonostante la «pietra» sotto la cui insegna il Sommo Poeta nella prima sezione studia se stesso, la qualità precipua dei versi qui ancorati alle pagine è la leggerezza. Una svagata e divertita leggerezza che fa bene al cuore” (dalla prefazione di Alessandro Fo).

Polistampa, 2011

Pagine: 144

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 12x17

ISBN: 978-88-596-0942-1

Collana:
La Fenice | Collezione di poesia italiana e straniera, 14

Settore: