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Si nasconde un’anima irlandese nel cuore di Firenze. Pochi lo sanno ma San Frediano era figlio del re dell’Ulster Ultach. Dopo un pellegrinaggio a Roma, il monaco scelse di ritirarsi in eremitaggio in un anfratto nel Monte

Un libro e un disco dei “Whisky trail” celebrano il connubioSi nasconde un’anima irlandese nel cuore di Firenze. Pochi lo sanno ma San Frediano era figlio del re dell’Ulster Ultach. Dopo un pellegrinaggio a Roma, il monaco scelse di ritirarsi in eremitaggio in un anfratto nel Monte Pisano. La sua fama di santità spinse i cittadini di Lucca ad eleggerlo vescovo. A rinverdire l’antica sintonia tra Toscana e l’Irlanda hanno pensato i “Whisky Trail”, la band fiorentina, con un album che è un omaggio al santo dell’isola di smeraldo e al quartiere più tradizionale di Firenze. “San Frediano, un irlandese a Firenze” è frutto della collaborazione di due editori fiorentini: Polistampa per l’aspetto librario con l’etichetta Sarnus e Opera3 con l’etichetta Amiata Records per quello musicale. La collana per cui i “Whisky Trail” hanno pubblicato il lavoro si chiama “Note di Toscana” e vanta il contributo della Provincia di Firenze e della Mediateca regionale toscana. “San Frediano. Un irlandese a Firenze” è il primo album della collana e riproduce i suoni e le immagini “live” del gruppo a Irlanda in festa 2007. Un appuntamento ormai fisso, non a caso anche quest’anno l’album sarà presentato per la prima volta dal vivo, al Saschall nel corso della kermesse “irish” il 17 marzo, proprio il giorno di San Patrizio. L’album, però, rende omaggio a San Frediano. “È a questo monaco – si legge nel libro allegato al cd musicale – che si deve la separazione del Serchio dall’Arno che alleggerì il primo dalle piene dell’altro, a lui si deve la deviazione e l’interramento di alcuni fiumiciattoli che scendevano dai colli a sud di Firenze che, resi impetuosi dalle piogge, fluivano nell’Arno, contribuendo in modo decisivo alle sue piene. Uno di questi, il rio Corbulo, ha lasciato il suo nome alla zona di Firenze su cui scorreva: Ricorboli. È facile pensare che fra il carattere dei toscani e quello del monaco irlandese ci sia stata un’affinità elettiva... che fra il carattere dei fiorentini dell’Oltrarno e la personalità di quest’uomo dalla grande vitalità ci fu una felicissima sintonia... che l’incrocio tra San Frediano e l’Oltrarno fu favorito dalla schiettezza irlandese e dalla franchezza fiorentina... che le grandi e straordinarie capacità dell’uomo trovarono la massima disponibilità nella generosa e laboriosa creatività degli altri... Un incrocio che ha nello spirito ironico e nel senso dell’umorismo il punto più sensibile per le reciproche simpatie: un umorismo che la seriosità che ha coperto successivamente la figura del santo, ha fatto completamente perdere. Ci piace pensare infine che nel cuore di Firenze, nel carattere di tanti abitanti di San Frediano, è ancora viva l’impronta del santo irlandese”. Su questo incrocio fra la strada del santo fiorentino d’Irlanda e la pista del gruppo irlandese di Firenze, la band di Giulia Lorimer (voce), Vieri Bugli (violino), Stefano Corsi (arpa celtica), Massimo Giuntini (cornamusa) e Pietro Sabatini (chitarra), continua a rinnovarsi l’antica sintonia fra Firenze e l’Irlanda.Un legame che viene risaldato a partire da giovedì al Saschall con “Irlanda in festa”, la kermesse dedicata ai suoni, ai sapori e alla cultura irlandesi. Una manifestazione giunta alla tredicesima edizione ed entrata ormai nel cuore dei fiorentini. Tutte le sere, dalle ore 20.30 (domenica a partire dalle ore 14.30) cinque ore di musiche dal vivo, danze popolari, giochi, piatti tipici, esposizioni, dischi, libri e performance. E tantissimi ospiti!A tagliare il nastro, giovedì, la più irlandese della band italiane, i Modena City Ramblers, per presentare il nuovo album “Bella Ciao”. Venerdì e sabato, le uniche due date italiane di Seth Lakeman, di certo una delle punte di diamante del folk d’Oltremanica. Tra le band in concerto sabato impossibile non ricordare poi la Casa del Vento, mentre domenica è in programma una lunga giornata (dalle ore 14.30) di danze e musica, insieme a Train de Vie, Cliffs Of Moher, Midnight e tanti altri ospiti.Lunedì, evento clou: in tutto il mondo, ed anche al Saschall, si celebrerà la festa di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda che... aveva origini italiane: dalle ore 19.30 una girandola di spettacoli, piatti tipici, brindisi, con le musiche dei Whisky Trail, dei Daldirda... e il colorato ensemble Le Cliff Of Moher, che con il proprio repertorio di giga, reel e altre danze d’Oltremanica allieterà tutti gli appuntamenti.
Molto particolare la cornice, un mega-allestimento scenografico che per cinque giorni trasformerà il Saschall in un verde angolo d’Irlanda. Per tutta la durata della manifestazione mostra/mercato di artigianato celtico, abbigliamento, monili, dischi, libri e laboratori di maestri artigiani. E non mancheranno gli stand gastronomici.
Data recensione: 11/03/2008
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
Autore: Raffaella Galamini