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Sapevate che la più bella e famosa novella era nata come espediente per avvicinare i lettori a uno dei primi periodici italiani per l’infanzia? Stiamo ovviamente parlando di Pinocchio, il capolavoro senza tempo di Carlo

Sapevate che la più bella e famosa novella era nata come espediente per avvicinare i lettori a uno dei primi periodici italiani per l’infanzia? Stiamo ovviamente parlando di Pinocchio, il capolavoro senza tempo di Carlo Lorenzini, per tutti semplicemente Collodi. Autore notissimo, come universalmente famoso è il suo burattino. Eppure la riedizione della Avventure di Pinocchio, appena edita da Sarnus-Polistampa di Firenze (ottobre 2008, euro 13) per la collana Children’s corner, propone aspetti ben poco conosciuti e di grande interesse anche storico, oltre che letterario. Polistampa in questa speciale edizione ripropone il testo integrale delle origini di Pinocchio, illustrato – e qui sta la bella novità – coi capolettera e le grafiche originali apparse sul Giornale dei Bambini. «Quei disegni – spiega l’editore nella prefazione – che oggi potrebbero forse apparire trascurati, rappresentano per noi veri e propri cimeli, se pensiamo ad esempio che dalla puntata del 16 febbraio 1882, insieme al titolo Le avventure di Pinocchio, appaiono le prime effigi in assoluto del burattino, realizzate da un anonimo, poi identificato con Ugo Fleres». Fleres (Messina 1851- Roma 1939) è stato apprezzato poeta, giornalista, critico, autore di melodrammi e abilissimo nell’arte del disegno. Nel libro appena stampato si possono quindi ammirare le piccole immagini del Pinocchio «primitivo», molto esile, spigoloso, quasi filiforme . Sono i primi tentativi di fornire un volto a un personaggio appena «partorito » e sulla cui futura immensa popolarità nessuno poteva ancora far previsioni. «Carlo Lorenzini – si legge ancora – grazie alla sua fama di giornalista e scrittore di libri per la scuola, rappresentava una garanzia per convincere i genitori ad acquistare per i propri figli questo nuovo genere d’intrattenimento culturale. Fu invitato a collaborare e la prima puntata della sua Storia di un burattino appariva già nel 1881 sul primo numero del settimanale ». Nel 1882 compare per la prima volta il titolo Pinocchio. Sarà un successo travolgente, ieri come oggi. E in prossimità del Natale, fra tante novità editoriali sia pur ottime, questo nuovo volume di Polistampa sull’amato burattino ha il pregio e il merito di riportarci con la vista e con la mente alle origini di una storia entusiasmante, affascinandoci con immagini di una geniale semplicità, arricchite da una copertina che, in perfetto tema, riproduce un bel dipinto a olio di Walter Bini.  
Data recensione: 11/11/2008
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Marco A. Innocenti