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Il romanzo di Beatrice, la pastora-poetessa di Pian degli Ontani che nel corso dell’Ottocen­to, senza saper né leggere né scrivere, sfidò tutti con il suo canto strappando parole d’ammirazione

Gaeta 26 dicembre 2008 - Il romanzo di Beatrice, la pastora-poetessa di Pian degli Ontani che nel corso dell’Ottocen­to, senza saper né leggere né scrivere, sfidò tutti con il suo canto strappando parole d’ammirazione ai più grandi letterati. Una storia straordinaria cominciata il giorno del suo matrimonio: aveva vent’anni e tutta la sua bel­lezza, Beatrice, ma apparve addirittura irresistibile nell’istante in cui si levò in piedi donando a tutti la sua prima poesia improvvisata. Quel giorno il mondo iniziò a conoscere la donna che, anno dopo anno, avrebbe conquistato i salotti di Firenze capitale con la sua incredibile capacità di improv­visazione poetica L’incontro con Ciampi è organizzato dai Servizi Culturali Integrati (Comune di Gaeta e Centro Storico Culturale Gaeta), il Sistema Bibliotecario Sudpontino e l’Associazione "La Stanza del Poeta" a Gaeta il 10 gennaio alle ore 16.30, Biblioteca comunale (via Annunziata 7/21) - Ingresso libero.
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PAOLO CIAMPI Nato a Firenze nel 1963, giornalista professionista dal 1993 e scrittore, Paolo Ciampi è stato redattore sportivo e di cronaca giudiziaria a «La Città-Gazzetta di Firenze», corrispondente per la Toscana di quotidiani nazionali, da «Il Giornale» a «Il Manifesto», collaboratore di altri come «Il Secolo XIX», «Il Tirreno», «Il Corriere dello Sport-Stadio». Ha lavorato per periodici come «Firenze, ieri, oggi e domani» e «Toscana Qui» e diretto il mensile «Contrasti». Da molti anni è assunto come giornalista all’ufficio stampa della Regione Toscana. Si divide tra la passione per la letteratura di viaggio e la curiosità per i personaggi dimenticati nelle pieghe della Storia. Per Polistampa ha pubblicato, tra l’altro, Gli occhi di Salgari (Premio Castiglioncello per la biografia) e Il poeta e i pirati. Dal suo romanzo Un nome (Premio Villa Morosin) è stato tratto il lavoro teatrale Un nome nel vento. Beatrice Il canto dell’Appennino che conquistò la capitale Segnalazione d’onore «Premio Firenze» 2008 - Sezione narrativa Questo libro, intenso come una preghiera dedicata alla bellezza, dà di nuovo voce a Beatrice, pastora-poetessa di Pian degli Ontani che, guardandosi indietro dal letto di morte, racconta la sua storia. Un atto di amore per la montagna e la vita intera, che si consuma nella meraviglia del tempo scivolato via come quei versi mai trattenuti dalla carta, della stessa volatile consistenza dei sogni.
Data recensione: 26/12/2008
Testata Giornalistica: Golfo Tv
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