chiudi

Sommo Poeta ma anche cacciatore, esperto di falconi e segugi, ed ‘etologo’, cioè studioso del comportamento degli animali. A gettare uno sguardo insolito sulla vita e l’opera di Dante

Firenze, 26 gen. - (Adnkronos) - Sommo Poeta ma anche cacciatore, esperto di falconi e segugi, ed ‘etologo’, cioè studioso del comportamento degli animali. A gettare uno sguardo insolito sulla vita e l’opera di Dante Alighieri è il ricercatore romagnolo Giorgio Zauli, insegnante d’italiano e appassionato cacciatore che ha dedicato anni di indagine a ‘censire’ le descrizioni di falconi, segugi, veltri e tanti altri animali all’interno della “Divina Commedia”.
Attraverso un lavoro interessante e colto, Zauli ha compilato una specie di bestiario della “Divina Commedia”, completo di rimandi e riferimenti che propongono una lettura originale e curiosa del poema dantesco, tramite un’interpretazione mai prima d’ora offerta. Giorgio Zauli è così l’autore del saggio “Animali e cacce nella Divina Commedia. Dante falconiere ed etologo” (pagine 144, euro 15), pubblicato ora dalle edizioni Sarnus di Firenze. Nel variopinto universo di simboli di cui è ricca la “Commedia” dantesca, molti sono gli elementi appartenenti al mondo animale, spesso e con evidenza in riferimento alla precisa sfera della caccia.
Il libro di Zauli approfondisce, anche con qualche illustrazione, un aspetto poco conosciuto del poema, letto e studiato in tutto il mondo, e si sofferma sugli animali descritti da Dante nel corso delle tre cantiche, trattandone la concezione nella storia e spiegando, anche attraverso riferimenti storici, significati e connotati di ogni singola specie.
Data recensione: 26/01/2009
Testata Giornalistica: Libero News
Autore: ––