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Diffuso in librerie, edicole e supermercati dal primo aprile, Il cammino dei draghi è il romanzo d’esordio di Lorenzo Mugnai e Lorenzo Righi, due giovanissimi amici che condividono la passione per la lettura, per la

Diffuso in librerie, edicole e supermercati dal primo aprile, Il cammino dei draghi è il romanzo d’esordio di Lorenzo Mugnai e Lorenzo Righi, due giovanissimi amici che condividono la passione per la lettura, per la scrittura, per la musica e per l’arte in generale. Appassionati, da sempre, di letteratura fantasy, animati da sana ambizione e con le idee molto chiare sul loro futuro, Lorenzo e Lorenzo a soli 19 anni sono riusciti a trovare in Sarnus di Antonio Pagliai un’importante casa editrice che ha creduto in loro e che ha permesso di pubblicare, tra un esame universitario e l’altro, la loro prima opera letteraria. Li abbiamo incontrati. L’idea definitiva di questo romanzo nasce durante un viaggio in treno mentre, appena sedicenni, tornavate da un evento letterario. Cosa vi aveva colpito dell’evento e perché proprio in quella occasione avete deciso di dare vita a Il cammino dei draghi?
L’idea, in embrione, della trama, dei personaggi, dei luoghi narrati, in realtà, l’avevamo già; almeno in testa. Il viaggio in treno ha solo sancito il nostro desiderio di farne un libro e ovviamente di farlo insieme. Stavamo tornando dal festival dedicato al genere fantasy, una situazione che sicuramente ha favorito l’accelerare di un progetto che volevamo sviluppare da tempo. Insomma, era inevitabile che finisse così, appunto, con la realizzazione del nostro primo libro.
Animali mitologici, demoni, soldati, amici di fortuna, gli ingredienti più classici del romanzo fantasy sembrano esserci proprio tutti ma quanto c’è anche di solo ed esclusivamente vostro?
Come ogni fantasy che si rispetti le immagini evocate, la presenza di creature mitologiche, i passaggi con le descrizioni di mondi perduti e incantanti seguono un canovaccio consolidato della letteratura del genere. Tutto il resto, però, cresce e si sviluppa con Lorenzo e Lorenzo. E così, gli stessi draghi o i giovani protagonisti sono rivisitati nella chiave che noi abbiamo deciso di dare alla nostra opera prima (un romanzo che deve possedere agilità e snellezza ma anche punti e spunti di riflessione più alta, di indagine filosofica, di ricerca nascosta nelle pieghe solo all’apparenza semplici dello stile fantasy). È originale anche il modo in cui trattiamo i protagonisti, eroi per nascita e predestinati e non indotti da eventi sociali o altri personaggi, come succede in altre opere del genere.
L’attualità della storia da voi raccontata sembra racchiusa nell’eterno dualismo e antagonismo tra le forze del bene e quelle del male anche questo però reinterpretato e rivisto dal vostro punto di vista.
Verissimo. Nel nostro romanzo il Bene e il Male non sono mai del tutto distinti l’uno dall’altro. Entrambi, in realtà, sono motivati da situazioni e percorsi particolari e individuali e finiscono con il mischiarsi e con l’alternarsi secondo la necessità del momento. Ovvero, proprio come succede nella società attuale è sempre più difficile affermare con certezza dove si nasconde il vero Bene e dove il Male assoluto, ma ognuno finisce per lottare per la propria verità. È questo che abbiamo voluto emergesse dalla nostra opera. La doppia chiave di lettura che la pervade è la sua caratteristica più immediata.
Siete molto amici, vi conoscete da tempo e condividete tanto ogni giorno. È stato più facile o più complicato, quindi, scrivere a quattro mani un intero romanzo?
Per noi scrivere insieme è un percorso naturale. Lo facciamo sempre e non solo per la stesura di questo romanzo. Scriviamo a quattro mani testi di canzoni, piccoli saggi, idee estemporanee. A molti può sembrare una cosa strana o insolita ma noi abbiamo l’assoluta percezione che da soli siamo incompleti e imperfetti e diventiamo completi e poderosi solo stando uniti. È la nostra forza.
Il cammino dei draghi è il romanzo d’esordio di due giovanissimi sconosciuti. Eppure ha trovato una seria casa editrice e un solido piano promozionale. Un’occasione che non capita a tanti ragazzi della vostra età. Cosa avete voi due, con il vostro modo di raccontare, di così particolare e straordinario?
L’impegno, la caparbietà, il coraggio di credere in noi stessi. Ci siamo prodigati tanto per realizzare questo libro e continueremo a farlo, anche e di più ora, che abbiamo trovato un editore che crede in noi. Quando si rincorre un sogno e ci si crede, anche se può capitare di cadere, si ha e si deve avere la forza di rialzarsi e proseguire, questo è quello che vogliamo dire a tanti nostri coetanei. Per quello che riguarda il nostro modo di scrivere, invece, abbiamo solo pensato ad un libro bello, agile, che potesse essere letto da tutti e tutto d’un fiato. Siamo convinti di esserci riusciti anche se solo i lettori potranno confermarci o smentici.
Studenti universitari, amanti della letteratura, scrittori esordienti. Ma cosa vi piace fare nel tempo libero, che svaghi vi concedete, chi frequentate?
Siamo dei normalissimi ragazzi di diciannove anni. Andiamo in palestra, ascoltiamo musica, frequentiamo amiche e amici, andiamo al pub e chattiamo su Facebook. Tutto e sempre con la stessa voglia di fare e partecipare.
Data recensione: 06/03/2009
Testata Giornalistica: 50 Canale
Autore: Chiara Cini