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Tempo di ultime gite in campagna e tempo anche degli splendidi funghi. Ecco quindi un libro che va a misura con giornate da trascorrere all’aria aperta e che ha come protagonista la campagna senese e toscana.

Tempo di ultime gite in campagna e tempo anche degli splendidi funghi. Ecco quindi un libro che va a misura con giornate da trascorrere all’aria aperta e che ha come protagonista la campagna senese e toscana. Si tratta di «A nascondino coi funghi. Storie di boschi e ricordi di vita in Toscana», scritto da Vario Cambi per la Casa Editrice Sarnus. La memoria delle buone cose, l’amore per un territorio, il rispetto della natura, passa anche attraverso la scoperta di piccoli tesori in gran parte dimenticati. L’autore rammenta quello che oggi è incredibilmente prezioso: la raccolta del grano, la semina del granturco, la macellazione del maiale e tutto questo lo mette insieme, portando il libro non solo agli appassionati ma anche ad un pubblico di giovani, a i momenti della vita contadina che sussurrano vecchie ricette della culinaria toscana.
Una parte importante di questa pubblicazione riguarda il fungo, con una introduttiva descrizione delle varie specie, cosa che è sempre ripetere soprattutto ai neofiti della materia, come e dove trovarli, senza dimenticare la parte descrittiva e un po’ romanziera attraverso gli immancabili racconti dei mitici cercatori.
Se vogliamo quello di Cambi è un atto d’amore verso un territorio ma anche verso la sua gente, intrecciando nozioni di vita pratica in campagna con le vicende di chi ci ha abitato per secoli. Due tracce indivisibili che ci rammentano l’equilibrio che ci è stato regalato da chi ci ha preceduto, sulle tracce del vecchio saggio indiano «la terra l’abbiamo solo in prestito da chi ci seguirà». Non è solo il libro di chi ha trascorso tanto tempo fra boschi e vallate, è la testimonianza che certi valori vanno riconquistati e riportati all’attenzione di tutti, che sono poi l’economia futura di un territorio. Per questo il saggio, divertente e divertito, di Cambi è un libro che parla di passato ma guarda al futuro, ad una idea sul valore del territorio che potrebbe essere il volano di una nuova economia che fa tesoro di quello che la natura ci ha così generosamente offerto.
Data recensione: 10/10/2010
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Massimo Biliorsi