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La prima foto da bambino lo ritrae all’età di 11 mesi, sulle ginocchia della madre, con due sterne morte appese al collo a mo’ di stola ed è diventata la copertina del libro che il decano degli adepti di Diana ha da poco dato alle stampe, Dalle starne ai

La prima foto da bambino lo ritrae all’età di 11 mesi, sulle ginocchia della madre, con due sterne morte appese al collo a mo’ di stola ed è diventata la copertina del libro che il decano degli adepti di Diana ha da poco dato alle stampe, Dalle starne ai cinghiali, memorie di un cacciatore (Sarnus). Destino segnato in partenza, quello del professor Piero Cilotti, classe 1936, chirurgo oculista che nei suoi 45 anni di professione medica s’era organizzato la settimana lavorativa nel modo seguente: due giorni in ospedale, «il martedì e il venerdì, quando vige il silenzio venatorio»; i rimanenti cinque per boschi, campi e paludi a sparare. Cacciatore era il padre Mario, docente di anatomia patologica all’Università di Pisa e specialista in materie infettive, che si trasferì a Pontedera per essere più vicino alle aree venatorie. Cacciatrice era la madre Luisa Sbrana, segretaria del rettorato del medesimo ateneo. Cacciatori, in linea paterna, furono i nonni Antonio, pretore a San Miniato, e il bisnonno Leopoldo, ingegnere. Cacciatore il trisnonno Giovacchino, astronomo e giurista. Cacciatore era il padre del trisavolo, Antonio, notaio, che aveva sposato Teresa di Rinaldo Amidei, discendente dalla famiglia che nel XIII secolo scatenò a Firenze la contesa fra guelfi e ghibellini. Cacciatore era Giovambattista, padre del trisnonno, vicario criminale a Marradi e riformatore del Codice leopoldino.
Data recensione: 01/07/2013
Testata Giornalistica: Monsieur
Autore: Stefano Lorenzetto