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Si intitola Glossari e glossarietti del vernacolo di Colle di Val d’Elsa il volume a cura di Olimpio Musso con la collaborazione di Meris Mezzedimi, Anna Tempesti, Alessandro Malandrini e Franco Gelli

Si intitola Glossari e glossarietti del vernacolo di Colle di Val d’Elsa il volume a cura di Olimpio Musso con la collaborazione di Meris Mezzedimi, Anna Tempesti, Alessandro Malandrini e Franco Gelli. Da «abagiù» (il paralume da tavolo o da comodino) A «zuppo» (fradicio, intriso di acqua), il testo recupera e sottrae allo scorrere del tempo espressioni, vocaboli e modi di dire di una lingua vivace e genuina, il colligiano, un bene prezioso da conservare e tutelare. L’indagine filologica non trascura gli aspetti antropologici e sociali, così da far rivivere le tradizioni e i costumi degli abitanti di Colle.
Sull’aspetto più strettamente etimologico si concentra invece un «florilegio lessicale», dove si documentano le origini dei diversi termini, sia scomparsi che attualmente in uso. I testi critici e le appendici approfondiscono aspetti specifici del vernacolo e della cultura locale, come il gergo venatorio o il linguaggio dei vetrai, e una nutrita bibliografia offre spunti per ulteriori studi. «L’opera – scrive Olimpio Musso – è dedicata a tutti i colligiani che si impegnano a mantenere viva la loro meravigliosa lingua, espressiva ed elegante, per tramandarla, unitamente ai valori morali e civili dei quali è portatrice, alle generazioni future, perché siano degne dei loro antenati».
Data recensione: 30/03/2014
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
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