chiudi

Dalla brillante fantasia espressa dal raffinato scrittore colligiano, Meris Mezzedimi, è nato il romanzo “La direttrice”, racconto di una figura immaginata che però potrebbe essere esistita

Dalla brillante fantasia espressa dal raffinato scrittore colligiano, Meris Mezzedimi, è nato il romanzo “La direttrice”, racconto di una figura immaginata che però potrebbe essere esistita. Lo scrittore per dote naturale ha dato grazia ed eleganza a un’avventura la cui lettura appassiona e lascia un buon ricordo. Personaggio importante per la trama dell’opera di Mezzedimi è Bianca, una ragazza di buona famiglia, sensibile, adorabile, che come tutti gli esseri umani, ha le sue debolezze. Ella, negli anni trenta del Novecento, intraprende la carriera scolastica arrivando a essere direttrice di un conservatorio. Da particolari eventi nasce una infatuazione amorosa con un certo Franco, medico, uomo sposato, padre di famiglia, che non tarda a diventare una intensa relazione, difficile da valutare se platonica oppure passionale. Quando Bianca, ormai anziana, ricorda il suo difficoltoso percorso di lotta contro la moralità di quegli anni, si rende conto del cambiamento delle leggi e dei costumi, oggi avvenuto. Dai suoi pensieri emerge il confronto tra la mentalità rigida e bigotta dei primi anni del secolo scorso e quella attuale assai trasformata. Ma il romanzo è anche un’accorata riflessione su quell’amore genuino e sincero che non si lega alle convenzioni e che resiste, impresso nella memoria, restando insensibile al trascorrere degli anni. Il libro, edito da Polistampa, è stato presentato nella biblioteca comunale “Marcello Braccagni” di Colle di Val d’Elsa, di fronte a un folto pubblico. Erano presenti Federica Casprini che ha portato il saluto del Comune; Anna Maria Cotoloni, attenta commentatrice; Laura Panti che ha “recitato” alcune pagine da abile dicitrice.  
Data recensione: 01/06/2014
Testata Giornalistica: Corriere di Siena
Autore: Attilio Botarelli