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Non tutti sanno che il borotalco nacque a Firenze, a opera di quell’Henry Roberts (1819-1879)

Non tutti sanno che il borotalco nacque a Firenze, a opera di quell’Henry Roberts (1819-1879) che ha dato il nome alla Neutro Roberts e che nell’Ottocento possedeva una farmacia in via de’ Tornabuoni. Un po’ più popolare, almeno tra i giovani, è oggi il conte Camillo Negroni, a cui è intitolato un popolare cocktail nato nel 1919 al Caffè Casoni. Ma percorrere le vie del capoluogo toscano, specialmente nel centro storico, è fonte inesauribile di curiosità e aneddoti, come ci mostra Luigi De Concilio nel suo nuovo libro Firenze bizzarra (Sarnus, pp. 192, € 12).
De Concilio, classe 1947, è esperto di comunicazione. Dopo una lunga carriera nell’Enel, dove è stato portavoce e responsabile delle relazioni esterne, ha iniziato una nuova attività come consulente in strategie d’immagine. Ma la sua vera passione sono le storie fiorentine, a cui ha dedicato questo volume illustrato, strutturato come un percorso che si snoda all’interno delle vecchie mura romane alla ricerca di fatti più o meno leggendari, spesso coloriti e divertenti, tratti dalle opere di illustri storici e cronachisti. Una passeggiata intrigante, che ha piazza della Repubblica come punto di partenza e di arrivo, e che tocca luoghi insoliti e caratteristici: come la torre del Guardamorto, così chiamata perché situata proprio davanti al cimitero di San Giovanni, o il Canto del Diavolo, dove un reggi-stendardo in bronzo scolpito dal Giambologna ricorda un’inquietante leggenda cittadina. Nei meandri di queste «favole» fiorentine, a volte è difficile distinguere fantasia e realtà.
Data recensione: 13/10/2019
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
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