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Il «Michael» per coro e orchestra aprì il 1 e 2 gennaio ’49 il nuovo anno del Metastasio. È una delle quasi cinquanta opere

Il «Michael» per coro e orchestra aprì il 1 e 2 gennaio ’49 il nuovo anno del Metastasio. È una delle quasi cinquanta opere musicali lasciate da don Giuseppe Cioni, parroco-artista della chiesa di San Martino a Campi Bisenzio. Don Cioni (1902-1963) aveva un legame speciale con Prato, nato anni prima grazie all’amicizia e alla condivisione per la passione della musica con il giornalista Giuseppe Centauro. Centauro scrisse l’introduzione al libro «Armonie della vita» del Cioni e la sua prematura scomparsa spinse il sacerdote a dedicargli un’opera lirica, proprio il Michael. Domenica 30 maggio alle 16 nel chiostro della Pieve di Santo Stefano a Campi Bisenzio sarà presentato il libro della giornalista de La Nazione Maria Serena Quercioli «Don Giuseppe Cioni. Un sacerdote artista», edito da Sarnus. Interverranno il parroco don Marco Fagotti, il presidente del consiglio comunale di Campi Eleonora Ciambellotti, il direttore del settimanale «Bisenzio Sette» Debora Pellegrinotti, l’architetto Simona Manetti e lo storico Giovanni Bacci. Il volume racconta la figura di un uomo di fede e cultura, amico anche di Ardengo Soffici e Giovanni Papini e instancabile innovatore: investì nello sport e nel 1953 inaugurò a San Martino il primo campo da tennis parrocchiale d’Italia. 
Data recensione: 23/05/2021
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––