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Vannino  Chiti

Vannino Chiti

Vannino Chiti, classe 1947, laureato in filosofia, coniugato con Manuela, ha due figli, Elena e Marco. Studioso del movimento cattolico, vanta una lunga esperienza politica e amministrativa. Nel 1970 viene eletto consigliere comunale di Pistoia, poi assessore e, infine sindaco della città. Nel 1985 è eletto in consiglio regionale. Nel gennaio 1992 è eletto presidente della Regione Toscana. La sua giunta s’impegna nella difesa dell’apparato produttivo e dell’occupazione, nello smaltimento dei rifiuti, nelle prime battaglie federaliste. Nel 1995 viene rieletto Presidente alla testa della coalizione “Toscana Democratica”, comprendente, oltre al Pds, Popolari, Laburisti, Verdi, Alleanza democratica e sostenuta dalla Lega Nord (poi uscita con la scelta della secessione). Prosegue il suo impegno per la riforma del federalismo. Prima con la proposta della riforma federalista della Rai e poi con la promozione di una piattaforma comune Regioni-Province-Comuni-Comunità montane. Accentua il suo impegno europeo, dove si segnala come il portatore delle rivendicazioni delle regioni mediterranee. Diventa vicepresidente del Comitato delle Regioni d’Europa e presiede la Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa. Rafforza i legami della Toscana con il Saarland, Languedoc-Roussillon e la Catalogna. Inaugura una politica di apertura anche nei confronti di regioni di paesi extracomunitari, dalla Romania alla Polonia, alla Tunisia. Guida missioni di imprenditori alla ricerca di nuovi mercati, dalla Cina all’India, dal Vietnam all’America Latina. Chiti si distingue anche per l’attività in difesa dei diritti civili e umani: dall’impegno per Silvia Baraldini alla promozione, nel 1997, di 1° Meeting internazionale sui diritti umani e contro la pena di morte. Istituisce il “Pegaso d’Oro”, riconoscimento che attribuisce a Mikhail Gorbaciov, alla Robert F.Kennedy Foundation, Jacques Delors, Isaac Rabin, Yasser Arafat e Mohammed Yunus. E il “Pegaso d’oro” per la cultura, consegnato a Mario Luzi, a Jerzy Grotowski e a Eugenio Garin. Chiti ha pubblicato cinque libri: Intervista sul federalismo curata da Demetrio Volcic, Firenze 1995; Mediterraneo. L’Europa alla riscoperta del suo cuore meridionale, con Robert Leonardi e Alberto Bin, Firenze 1996; Laici & Cattolici, con un dialogo con il cardinale Silvano Piovanelli, Firenze 1999; La sinistra che vorrei, Bari 2000, Un’idea dell’Italia. Dialogo fra un politico e un filosofo, con Michele Ciliberto, Edizioni Polistampa, 2005. Nel 1996, all’indomani dell’alluvione in Versilia e Garfagnana, viene nominato Commissario per la ricostruzione. E’ presidente della Conferenza delle Regioni dal dicembre 1997 fino alla fine della legislatura nell’aprile 2000. Dall’aprile 2000 è sottosegretario alla presidenza del consiglio, con delega all’editoria. Il 13 maggio 2001 è eletto alla Camera dei Deputati nel Collegio Firenze1. Attualmente è membro della IV commissione permanente difesa e coordinatore della segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra. Dal 2001 è coordinatore della segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra. Nel 2005 è Presidente dell’Ufficio per le Elezioni Primarie dell’Unione. Nel 2006 è capolista in Toscana nella Lista dell’Ulivo per le Elezioni Politiche alla Camera dei Deputati.
Vannino Chiti, classe 1947, laureato in filosofia, coniugato con Manuela, ha due figli, Elena e Marco. Studioso del movimento cattolico, vanta una lunga esperienza politica e amministrativa. Nel 1970 viene eletto consigliere comunale di Pistoia, poi assessore e, infine sindaco della città. Nel 1985 è eletto in consiglio regionale. Nel gennaio 1992 è eletto presidente della Regione Toscana. La sua giunta s’impegna nella difesa dell’apparato produttivo e dell’occupazione, nello smaltimento dei rifiuti, nelle prime battaglie federaliste. Nel 1995 viene rieletto Presidente alla testa della coalizione “Toscana Democratica”, comprendente, oltre al Pds, Popolari, Laburisti, Verdi, Alleanza democratica e sostenuta dalla Lega Nord (poi uscita con la scelta della secessione). Prosegue il suo impegno per la riforma del federalismo. Prima con la proposta della riforma federalista della Rai e poi con la promozione di una piattaforma comune Regioni-Province-Comuni-Comunità montane. Accentua il suo impegno europeo, dove si segnala come il portatore delle rivendicazioni delle regioni mediterranee. Diventa vicepresidente del Comitato delle Regioni d’Europa e presiede la Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa. Rafforza i legami della Toscana con il Saarland, Languedoc-Roussillon e la Catalogna. Inaugura una politica di apertura anche nei confronti di regioni di paesi extracomunitari, dalla Romania alla Polonia, alla Tunisia. Guida missioni di imprenditori alla ricerca di nuovi mercati, dalla Cina all’India, dal Vietnam all’America Latina. Chiti si distingue anche per l’attività in difesa dei diritti civili e umani: dall’impegno per Silvia Baraldini alla promozione, nel 1997, di 1° Meeting internazionale sui diritti umani e contro la pena di morte. Istituisce il “Pegaso d’Oro”, riconoscimento che attribuisce a Mikhail Gorbaciov, alla Robert F.Kennedy Foundation, Jacques Delors, Isaac Rabin, Yasser Arafat e Mohammed Yunus. E il “Pegaso d’oro” per la cultura, consegnato a Mario Luzi, a Jerzy Grotowski e a Eugenio Garin. Chiti ha pubblicato cinque libri: Intervista sul federalismo curata da Demetrio Volcic, Firenze 1995; Mediterraneo. L’Europa alla riscoperta del suo cuore meridionale, con Robert Leonardi e Alberto Bin, Firenze 1996; Laici & Cattolici, con un dialogo con il cardinale Silvano Piovanelli, Firenze 1999; La sinistra che vorrei, Bari 2000, Un’idea dell’Italia. Dialogo fra un politico e un filosofo, con Michele Ciliberto, Edizioni Polistampa, 2005. Nel 1996, all’indomani dell’alluvione in Versilia e Garfagnana, viene nominato Commissario per la ricostruzione. E’ presidente della Conferenza delle Regioni dal dicembre 1997 fino alla fine della legislatura nell’aprile 2000. Dall’aprile 2000 è sottosegretario alla presidenza del consiglio, con delega all’editoria. Il 13 maggio 2001 è eletto alla Camera dei Deputati nel Collegio Firenze1. Attualmente è membro della IV commissione permanente difesa e coordinatore della segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra. Dal 2001 è coordinatore della segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra. Nel 2005 è Presidente dell’Ufficio per le Elezioni Primarie dell’Unione. Nel 2006 è capolista in Toscana nella Lista dell’Ulivo per le Elezioni Politiche alla Camera dei Deputati.

Libri scritti da Vannino Chiti