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Carlo Lapucci ha fatto tesoro del generoso repertorio di fiabe toscane raccontategli dal padre Enrico instancabile affabulatore di novelle, scomparso novantenne qualche tempo fa, e le ha raccolte in due volumi

Carlo Lapucci ha fatto tesoro del generoso repertorio di fiabe toscane raccontategli dal padre Enrico instancabile affabulatore di novelle, scomparso novantenne qualche tempo fa, e le ha raccolte in due volumi cartonati e illustrati che annoverano 18 storie di animali, maghi e fate, 20 di giganti, diavoli, furbi e sciocchi e 13 fulminanti short stories per l’infanzia. Di ognuna presenta un’agile carta d’identità con provenienza, fonti e influenze, riferimenti critici, storici e mitologici. C’è spazio per classici noti al colto e all’inclita (Prezzemolina, Pentolino) e per inediti sorprendenti. Ci sono temi ricorrenti, di cui è divertente registrare le varianti. Come il padre che, in puntodi morte, spartisce l’eredità tra i figli e dimentica sempre il più giovane, che si deve arrangiare con Il gatto con gli stivali oppure con Cento amici a Napoli ( che regalano al guiovene un cavallo con conseguenze spericolate). C’è il Forrest Gump di turno, lo sciocco integrale che, in questi rapidi Bildungsroman, se la cava alla fine brillantemente, come lo sventato Pamporcino o Gigi dei lupini, nato scemo per colpa di una fata dispettosa, o I quattro minchioni, novella con trabocchetto finale. Ci sono animali parlanti che si rivelano aiutanti preziosi, prevedibili happy ending conclusione tragiche inaspettate (La fata della fonte di Lolla) plot moralistici sconosciuti che potremmo attribuire a Esopo o Fedro (La donnola e il ragno) o avventure mirabolanti che sembrano anticipare i supereroi dalla Marvel (i fantastici tre Spaccaferro, Tiralungo e Reggi forte).  Ci sono tesori inestimabili per raggiungere i quali occorre superare due prove, ma il patrimonio più prezioso è proprio quello della tradizione popolare toscana, da sempre fluttuante nella memoria e nell’oralità familiare e ora serbato nello scrigno di due deliziosi volumi. Da regalare ai nostri figli, per leggerlo insieme.
Data recensione: 31/05/2008
Testata Giornalistica: Il Domenicale
Autore: Fabio Canessa