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L’editore Mauro Pagliai ha reso onore con una bella pubblicazione a uno straordinario artista dell’800, il miniatore Attilio Razzolini, amatore della musica, architetto, poeta, pittore, ma soprattutto appassionato

L’editore Mauro Pagliai ha reso onore con una bella pubblicazione a uno straordinario artista dell’800, il miniatore Attilio Razzolini, amatore della musica, architetto, poeta, pittore, ma soprattutto appassionato cultore della miniatura, come venne definito dal dotto dantista conte G.L. Passerini: «...miniatore francescano, continuatore forse inconsapevole dell’opera dei frati trascrittori e illuminatori di manoscritti e di quegli adorabili incisori quattrocenteschi che per la gioia dei nostri occhi abbellirono di semplici rappresentazioni gli incunaboli della stampa». Ciò che fece Razzolini è un’opera ormai quasi introvabile, e se il Pagliai ha potuto pubblicarla è grazie alla passione collezionistica dei fratelli Andrea e Fabrizio Petrioli che hanno conservato in un fantastico archivio un gran numero di cartoline postali d’epoca che hanno consentito allo stesso editore di realizzare vecchi ritratti di Firenze, dei suoi dintorni, dei luoghi di villeggiatura della Toscana. Ed ora ecco l’incredibile opera del Razzolini che, con la tecnica rinascimentale della miniatura su cartapecora, arricchita da capilettera rossi, blu e oro, illustrò tutti i canti della Divina Commedia con cento cartoline, riproducendo anche il testo in caratteri gotici. E come si dice in una presentazione: «...le cartoline si presentano in un formato doppio: in una delle facciate del verso si trovano la scritta “Cartolina postale italiana”, il riquadro per l’affrancatura e le righe per scrivere il nome del destinatario, nonché un medaglione incastonato da un fregio col giglio di Firenze, con l’icona di Dante per i canti dell’Inferno, di Virgilio per quelli del Purgatorio e di Beatrice per quelli del Paradiso: nell’altra faccia del verso lo spazio bianco per scrivere la missiva; nelle due facciate del recto si trovano le illustrazioni e il testo dei canti...».
Talui cartoline furono utilizzate agli inizi del Novecento come normale mezzo per inviare saluti e notizie, ma la loro bellezza spingeva a conservarle. Una collezione rara, forse unica, quella dei fratelli Petrioli, ora pubblicata con la trascrizione del poema a cura di Giorgio Petrocchi: sulla copertina del volume è riprodotta la copertina dell’album con tre tavole che illustrano le tre Cantiche del Poema, Inferno, Purgatorio, Paradiso.
Data recensione: 01/01/2008
Testata Giornalistica: Toscana Qui
Autore: Giorgio Batini