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È il pezzo di legno più amato da generazioni e generazioni, la storia della sua vita turbolenta ha fatto da sottofondo a milioni di notti senza sonno, ed i bambini ancora oggi rimangono incantati a sentir parlare di quel

In libreria la nuovissima edizione del classico di Collodi raccoglie le storiche illustrazioni che a puntate narravano la «Storia di un burattino»È il pezzo di legno più amato da generazioni e generazioni, la storia della sua vita turbolenta ha fatto da sottofondo a milioni di notti senza sonno, ed i bambini ancora oggi rimangono incantati a sentir parlare di quel burattino a cui s’allungava il naso per colpa delle troppe bugie. Dopo la Bibbia e il Corano l’intramontabile Pinocchio di Collodi, che preferiva le monellerie del gatto e la volpe ai saggi consigli della fatina buona e del grillo parlante, è senza dubbio il libro più letto e tradotto al mondo, ragione per cui le edizioni Sarnus hanno deciso di realizzare un’importante e lussuosa tiratura che ne riscopre e valorizza la grafica originaria. Il libri, che racchiude in se le stesse grafiche ed illustrazioni comparse su il Giornale per i bambini nel 1881, è in vendita nelle librerie da ieri ( 13 euro) e già ci si aspetta il tutto esaurito. Carlo Lorenzini, meglio noto come Collodi, apprezzato giornalista e scrittore di libri per la scuola, fu caldamente invitato a mettere un po’ di fantasia a disposizione del giornale, ed il risultato fu che la prima puntata di Storia di un burattino- questo era il titolo originarioapparse sul numero uno del settimanale. Nato come una novella a puntate studiata ad hoc per avvicinare molti lettori ad uno dei primi periodi dell’infanzia, finì col diventare un fenomeno culturale che appassionò sia grandi che piccini. Dopo varie interruzioni e altrettante riprese dal ritmo irregolare, non si sa se dovute alla mancanza d’ispirazione da parte dell’autore o a un’astuta politica per catturare la curiosità dei lettori, nel dicembre 1882 la vicenda era prossima alla svolta finale. Solo dopo poche settimane dall’uscita dell’ultima puntata la storia avrebbe visto la luce sotto forma di libro, diventando il classico della letteratura mondiale che tutti conosciamo e ricordiamo con affetto.. dopotutto a chi da bambino non è capitato di sentirsi propinare il ritornello «Non dire bugie.. vuoi che ti cresca il naso come a Pinocchio?!» E’ molto probabile che gli schizzi che illustravano ogni uscita della storia su Il giornale dei bambini, correranno il rischio di sembrare elementari e forse anche ridicoli agli occhi moderni abituati ormai da tepo a disegni troppo perfetti e supermodellati dal computer, ma la realtà è che sono dei veri e propri cimeli e delle opere d’arte, basti pensare che dalla puntata del 16 febbraio del 1882, insieme al titolo Le avventure di Pinocchio, apparirono le prime sembianze del burattino, opera di un anonimo disegnatore identificato poi con il nome di Ugo Fleres. Questa nuova edizione vuole essere un piccolo ma grande omaggio ad un classico che non andrà mai perduto, ed un’occasione speciale per ripercorrere la storia di quella marionetta disubbidiente che si metteva sempre nei guai e voleva diventare un bambino vero. 
Data recensione: 10/10/2008
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Francesca Cellini