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È universalmente riconosciuto che il Pinocchio di Collodi sia il libro più letto e tradotto al mondo dopo la Bibbia e il Corano. Anche per questo motivo le fiorentine edizioni Sarnus ne hanno realizzata un’importante tiratura

È universalmente riconosciuto che il Pinocchio di Collodi sia il libro più letto e tradotto al mondo dopo la Bibbia e il Corano. Anche per questo motivo le fiorentine edizioni Sarnus ne hanno realizzata un’importante tiratura, lussuosa nella confezione (cartonata) e popolare nel prezzo (euro 13), che ne riscopre e valorizza la grafica originaria. Da oggi in libreria con il titolo Le avventure di Pinocchio illustrate con le grafiche dell’edizione originale dal "Giornale per i Bambini" 1881-1883 («Children’s corner» 8, pp. 200), il volume riproduce integralmente il testo de Le avventure di Pinocchio illustrato coi capolettera e le grafiche originali apparse più di cent’ anni fa sul Giornale per i Bambini. Scoprire che l’intramontabile Pinocchio nasce come novella a puntate su un periodico è sempre una sorpresa, anche per chi ne conosce bene l’edizione classica. Il racconto delle sue avventure nacque infatti come un "espediente" per avvicinare molti lettori a uno dei primi periodici italiani per l’infanzia, il Giornale per i Bambini. Carlo Lorenzini detto Collodi (1826-1890), grazie alla sua fama di giornalista e scrittore di libri per la scuola, rappresentava una garanzia per convincere i genitori ad acquistare ai propri figli questo nuovo genere d’intrattenimento culturale. Fu invitato caldamente a collaborare e la prima puntata della sua Storia di un burattino (questo il titolo originario) appariva già nel 1881 sul numero 1 del settimanale. Dopo interruzioni e riprese dal ritmo irregolare (non si sa se dovute a ripensamenti e pause nell’ispirazione dell’autore o a un’astuta politica per catturare la curiosità dei lettori) nel dicembre 1882 la vicenda era prossima alla svolta finale. Solo poche settimane dopo l’uscita dell’ultima puntata la storia avrebbe visto la luce sotto forma di libro, diventando il grande classico della letteratura mondiale che conosciamo. Quei disegni che illustravano ogni uscita della storia su Il Giornale per i Bambini oggi potrebbero apparire elementari, ma sono invece veri e propri cimeli. Basti pensare che dalla puntata del 16 febbraio 1882, insieme al titolo Le avventure di Pinocchio, appaiono le prime effigi in assoluto del burattino, opera di un anonimo disegnatore poi identificato con Ugo Fleres.
Data recensione: 13/03/2009
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
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