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Ricordi, proverbi, racconti, versi e “mangiari” del focolare toscano. Un pot-pourri di ricordi, proverbi, racconti, versi, consigli e aneddoti che una provetta narratrice, sul filo dei mesi dell’anno, passando leggere da un tema all’altro, trasforma in un

Ricordi, proverbi, racconti, versi e “mangiari” del focolare toscano
Un pot-pourri di ricordi, proverbi, racconti, versi, consigli e aneddoti che una provetta narratrice, sul filo dei mesi dell’anno, passando leggere da un tema all’altro, trasforma in una piacevolissima lettura. C’è tanto odore di buona cucina in queste pagine, vicende e situazioni di quando il focolare era il centro della casa, anzi, era la casa: non linda e asettica come un’infermeria, ma un ambiente caldo, vivo, dove tutti trascorrevano la maggior parte del tempo, senza il cicaleccio della televisione. Quando la cucina dispensava non solo calore ma anche sapienza, esperienza, amore... Cose di un’altro mondo. Non un inno nostalgico al passato, tuttavia, ma un libro gioioso e scoppiettante, divertente dalla prima all’ultima pagina. Lasciamoci dunque incantare da Miriam Serni Casalini, che ha tante cose da raccontare, come ogni nonna che si rispetti, che allegra e imprevedibile improvvisa filastrocche, che dedica un’ode alla memoria del maiale, sacrificato al piacere del palato.
Un libro da leggere tutto d’un fiato, grazie al quale alla fine, oltre ad aver passato qualche ora lieta, saprete anche perché lo stracotto non è adatto alle donne in carriera... e per non lasciare a bocca asciutta dopo tanto parlare di cucina troverete, anch’esse scandite secondo i mesi dell’anno, le ricette che compendiano il meglio della tradizione toscana, scritte da Paolo Piazzesi.
Nata a Firenze nel 1928, Miriam Serni Casalini racconta di sé: «Dovevo fare l’insegnante, invece, sposata giovanissima, andando “contracqua” dalla città alla campagna, sono stata solo donna di casa: moglie, nuora, mamma, nonna, con quel che ne comporta. Sono appassionata cucitrice di memorie di vita paesana chiantigiana toscana, che mi piace far rivivere nero su bianco. Sono valori da conservare e trasmettere perché la memoria non si perda. Scrivere di cose del passato mi dà gioia, mi tiene occupata mentre il cuore si tuffa nei ricordi. Pur ripercorrendo sempre strade di carta, ho tenuto tutto chiuso nel cassetto, iniziando a pubblicare qualche lavoro solo in tarda età».
Paolo Piazzesi è nato a Fiesole nel 1949: vive e lavora a Firenze ove ha compiuto studi classici e filosofici. Lavora in editoria sin dal 1975: l’appartenere a una famiglia che – fra antenati e viventi – vanta provetti ristoratori gli è stato di aiuto, assecondando un’innata passione per i fornelli e la buona tavola, nel pubblicare numerosi ricettari, buona parte dei quali dedicati alla cucina regionale italiana ed europea, con altri volumi d’argomento culinario, fra i quali un Dizionario enogastronomico della Toscana, capostipite d’un fortunato genere, oltre a guide turistiche e opere divulgative, molte delle quali a carattere multimediale. Pur non essendo livornese – ma il cacciucco gli piace eccome! – è collaboratore storico del celebre mensile “Il Vernacoliere”.
Data recensione: 01/12/2009
Testata Giornalistica: Informatore
Autore: ––