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La data comunemente accettata da tutti sull’inizio della storia dell’aviazione è 17 dicembre 1903, giorno nel quale i fratelli Wright riuscirono a compiere il loro primo volo.

La data comunemente accettata da tutti sull’inizio della storia dell’aviazione è 17 dicembre 1903, giorno nel quale i fratelli Wright riuscirono a compiere il loro primo volo. Trascorrono appena dieci anni e queste macchine volanti solcano già i cieli d’Europa in guerra, come nuova arma bellica, seppur ancor molto avventurosa. È l’inizio dell’epopea dell’aria con molte figure pionieristiche che nella fantasia popolare diventano moderni Icaro, eroi sprezzanti del pericolo, dei tanti rischi insiti nello spiccare il volo con apparecchi davvero poco affidabili. In questa vicenda, che per molti rappresentò un’appassionante sfida, si inserisce la storia di Marcello Porta, che divenne giovanissimo aviatore nella Prima Guerra Mondiale. È il figlio di Marcello, Luciano, a raccontarcela, intrecciandovi intorno anche le traiettorie esistenziali della famiglia d’origine insieme ad altri accadimenti del cuore, che costituiscono una narrazione parallela, una finestra sul mondo dei sentimenti ai tempi della Grande Guerra. Per questo invito alla lettura vi presentiamo appunto il primo capitolo del libro Amori di guerra e di aeroplani (edito da Sarnus), nel quale l’autore traccia anche un breve affresco delle condizioni di vita di allora.
Data recensione: 02/03/2010
Testata Giornalistica: Metropoli
Autore: Jacopo Nesti