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(ANSA) - FIRENZE, 24 FEB - Cicogna arrosto, volpe alla brace, spezzatino di tasso. Porcospino al sugo, stracotto d’asino, cigno con le arance. Sono ricette «impensabili, politicamente scorrette»

(ANSA) - FIRENZE, 24 FEB - Cicogna arrosto, volpe alla brace, spezzatino di tasso. Porcospino al sugo, stracotto d’asino, cigno con le arance. Sono ricette «impensabili, politicamente scorrette» e per qualcuno, probabilmente, «disgustose» visto che c’è anche quella per il gatto in umido e il ragù di corvo. Eppure fanno parte della tradizione culinaria, come spiega Tebaldo Lorini nel suo libro ‘Ricette proibite’ (Polistampa, pp. 80, euro 10), un volume destinato a suscitare discussioni e polemiche che uscirà il 1 marzo in libreria.
«Chi ha detto che certi animali si possono mangiare e altri no? Le leggi in materia sono diverse da paese a paese, come lo sono del resto usi e costumi, storia e tradizioni. Il gusto cambia anche col passare del tempo, e oggi alcune ricette sono un classico da pranzo domenicale mentre altre non possono essere neanche nominate». Lorini, esperto di folklore e tradizioni gastronomiche, passa brevemente in rassegna le abitudini alimentari dei popoli antichi, per arrivare alle usanze più recenti, magari quelle dei nostri nonni, mostrando come pietanze che oggi non presenteremmo mai ai nostri ospiti fossero una volta di uso comune.
I cinquanta piatti descritti, corredati dalle illustrazioni a colori di Marta Manetti, sono accompagnati da consigli sulla preparazione delle carni, sui modi e i tempi: un invito ad accettare la sfida e scoprire in cucina «il gusto del proibito».
Data recensione: 24/02/2012
Testata Giornalistica: Ansa
Autore: ––