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Lo scorso anno, presentando un precedente lavoro dell’autore, scrivevamo che libri di questo genere sono sempre i benvenuti, sia per i contenuti sia per la bella ed avvincente prosa

Lo scorso anno, presentando un precedente lavoro dell’A. (Dal tetto al pagliaio. Bricche del vecchio Chianti, in “Corrispondenza n. 60”), scrivevamo che libri di questo genere sono sempre i benvenuti, sia per i contenuti sia per la bella ed avvincente prosa nella quale sono, per così dire, avvolti. Soggetto dei brevi racconti sono ancora Firenze e un Chianti visto attraverso gli occhi di una bambina e giovinetta che ricorda la vita animata delle strade cittadine, i fatti di una lontana quotidianità ancora vivi nella memoria prodigiosa, i volti e le storie di personaggi da collocarsi ai confini tra realtà e un pizzico di rivisitazione “fantastica”... E poi c’è la guerra, il tragico passaggio del fronte, la vita che cambia, le enormi e quasi incredibili differenze fra l’appena ieri e l’oggi, in tutti i settori della nostra vita, dalla bottega sotto casa (che cede il passo alla grande distribuzione) al griffato e “affardellato” zainetto dei nostri scolari. E ancora: gli antichi mestieri, le abitudini scomparse e già diluite nei viali dell’oblio, la ricostruzione di alcuni fatti storici, “invenzioni” di novelle ad uso dei bambini di oggi... E grazie per averci ricordato che “l’insalata non è bella se non c’è la salvastrella”. Ci permettiamo di segnalare, fra le tante, alcune pagine che a noi sono sembrate davvero eccellenti: Semplicità, Il gatto con gli zoccoli, Fior di giaggiolo, La posta di Rico (di alta ispirazione), La vendemmia, che potrebbero, secondo noi, ben figurare anche in qualche antologia narrativa... Il libro è diviso in tre parti come è richiamato nel misterioso titolo che l’A ci spiega nella pagina introduttiva e che riportiamo: «Il gheriglio buono della noce sta racchiuso nel guscio legnoso formato da due valve tondeggianti, due semisfere uguali. Se eccezionalmente il guscio presenta tre sezioni, tre spicchi, ovvero tre “canti”, si dice che porta bene». Buona ricerca, cioè buona lettura...
Data recensione: 25/12/2012
Testata Giornalistica: Corrispondenza
Autore: Silvano Sassolini