chiudi

All’interno delle chiese e nei chiostri dei conventi succedeva spesso, in epoca medievale, che si vedessero affrescate le pareti con dipinti

All’interno delle chiese e nei chiostri dei conventi succedeva spesso, in epoca medievale, che si vedessero affrescate le pareti con dipinti che illustravano ai semplici e agli analfabeti i principali episodi del Vecchio e Nuovo Testamento, dal che il nome di “Bibbia dei poveri” a questi cicli pittorici. Per analogia, anche il titolo di questo libro vuole sottolineare come le “novelle”, i racconti, gli aneddoti ecc. qui riuniti avevano una destinazione popolare, verso i ceti culturalmente medio-bassi, ma al tempo stesso riuscivano a sprigionare antica ed eterna saggezza e ancora oggi – in un contesto globalizzato e tecnicizzato, dove pare che non si trovi più neppure il tempo per leggere un libro – ci fanno abbozzare un sorriso e soprattutto ci regalano una convincente e (quasi sempre) condivisibile “morale” conclusiva.
L’A., che aveva già pubblicato il lavoro negli Oscar Mondadori (1985), ci ripropone in brevi e spesso fulminanti “storielle” la concezione del mondo e della vita vista dalla parte dei “poveri”, cioè gli umili, i semplici, compresi anche gli sciocchi o i furfanti, ma anche la Madonna e i santi, scaltri contadini e avidi mercanti, diavoli e streghe, piante e animali di ogni specie... Ma più spesso i protagonisti sono persone comuni dotate di grande intelligenza e di notevole sagacia, veri e propri eroi della battuta arguta che chiude il racconto senza possibilità di replica, come il piovano Arlotto o Bertoldo o Ferrazzano o ancora il Fagiuoli...
Avremmo la tentazione di riportarne alcune, giusto per darne un saggio, ma la mancanza di spazio ci induce a formulare piuttosto l’invito alla lettura: sappiamo bene che in giro vi è un’offerta di libri molto più importanti e di ben altro spessore culturale, che vi sono romanzi avvincenti per tutti i gusti, ma rimaniamo dell’avviso che la lettura di questa Bibbia dei poveri non sarà certamente tempo sprecato.
Ricordiamo che dell’A. abbiamo già segnalato favorevolmente suoi precedenti lavori nel n. 53 (Fiabe toscane di maghi, fate, animali, diavoli e giganti) e nel n. 59 (Le leggende della terra toscana) sempre presso lo lo stesso editore.
Data recensione: 25/12/2013
Testata Giornalistica: Corrispondenza
Autore: Silvano Sassolini