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La fondazione leggendaria di Pisa a cura di Pelope che insieme a Ippodamia uccise un enorme cinghiale bianco nel luogo in cui sarebbe poi sorta

La fondazione leggendaria di Pisa a cura di Pelope che insieme a Ippodamia uccise un enorme cinghiale bianco nel luogo in cui sarebbe poi sorta la porta del Parlascio e la storia di San Torpé, le dita del diavolo sulla mensola del duomo e il gesto eroico di Chinzica de’ Sismondi. Ma anche il dito mancante di San Ranieri e la lampada di Galileo, così come il passo di Dante a San Giuliano e, dalle stesse parti, la spelonca di Sant’Agostino. Per non parlare delle tante storie che riguardano il resto della provincia. Sono tutte raccontate e commentate (con riferimenti ai testi che le hanno tramandate) nel bel volume «Le leggende della terra toscana» di Carlo Lapucci (Sarnus edizioni, 24 euro) che, in oltre 600 pagine percorre strade e sentieri non solo del territorio pisano, ma dell’intera regione cercando con gusto e passione testimonianze di luoghi e leggende, che rivelano ciò che nessun documento conosce perché sono spesso una voce più antica ancora della storia.
Data recensione: 22/12/2013
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Guglielmo Vezzosi