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«Mio figlio a scuola va male in italiano» dice un padre a un amico. «Compragli uno Zingarelli» risponde l’altro. «L’anno scorso gli ho comprato

«Mio figlio a scuola va male in italiano» dice un padre a un amico. «Compragli uno Zingarelli» risponde l’altro. «L’anno scorso gli ho comprato il Kawasaki, ma non ci ha combinato nulla...». Oppure: «Dottore, dottore quando bevo un caffè immancabilmente sento all’improvviso un dolore violento e acuto all’occhio destro. Cosa mi consiglia?». «Prima di bere provi a togliere il cucchiaino dalla tazzina!...». E infine: un uomo bussa alla porta di un indovino. Da dentro una voce: «Chi è?». E quello fuori: «Si comincia male...»
È solo un assaggio di quanto è possibile trovare nel libro «Le barzellette italiane: farsa umana e filosofia sommersa nelle storielle popolari» di Carlo Lapucci, dato alle stampe da Sarnus editore. Con questo volume, il secondo della serie, Lapucci – cultore di storia e tradizioni locali e popolari, autore di un «Dizionario dei proverbi italiani» e del celebre libro di «Fiabe toscane» – completa la sua raccolta di migliaia di barzellette, battute e freddure, antico e spassoso genere della tradizione orale. Il risultato è quello di aver messo insieme (il primo volume è uscito nel 2014) la più grande raccolta su una materia preziosa quanto erroneamente trascurata dagli studiosi. I due volumi rappresentano così un’occasione di spassoso intrattenimento e di allegria – e di questi tempi sappiamo quanto sia necessario provare a sorridere – ma anche una ricerca rigorosa e generale sull’argomento. Anche questo libro è suddiviso per diverse tipologie (la politica, i grandi personaggi, gli animali, i pazzi, Pierino, le donne allegre...), ciascuna preceduta da una breve introduzione socio-culturale. E, per chiudere in bellezza, non manca una gustosissima sezione dedicata ai colmi. Leggiamone insieme alcuni: Il colmo per un pompiere? Spegnersi serenamente. E quello per un matematico? Abitare in una frazione. Il colmo per un gallo? Avere la pelle d’oca. E quello per un sindaco? Essere decisamente fuori del... comune. Buona lettura e buon divertimento.
Data recensione: 17/01/2016
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Guglielmo Vezzosi