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Si chiama Giula e cerca casa: potrebbe essere la vostra. Giulia è una piantina deliziosa che ogni giorno aspetta di ricevere una carezza, nel bel mezzo di un grande vivaio

Parla livornese la fiaba per i più piccini. E per le famiglie adottive

Si chiama Giula e cerca casa: potrebbe essere la vostra. Giulia è una piantina deliziosa che ogni giorno aspetta di ricevere una carezza, nel bel mezzo di un grande vivaio che è quasi un orfanotrofio. Inizia così il libretto ‘La Giulia’, scritto a quattro mani da Grazia Mauri e Saviem Mari. Quest’ultimo, illustratore milanese ‘di stanza’ a Livorno, si è occupato anche della parte grafica forte di un’esperienza lunga da disegnatore. «Mi sono sempre dedicato di temi sociali – spiega Mari – come diritti e doveri dei bambini, l’importanza dei nonni e anche un lavoro su Piero Ciampi. Il dilemma per la piccola Giulia è trovare un nido dove poter crescere serenamente: la favola vuol suggerire che ogni piccolo ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a crescere, di presenza perché da soli si patisce. Spero che La Giulia possa essere il primo di una serie di appuntamenti letterari, dedicati ai bambini in età prescolare ed elementare. Nel cassetto ci sono altri tre libretti: uno dedicato alla gelosia tra bambini quando arriva un fratello, poi la crescita e la scoperta del mondo con le sue difficoltà, infine l’amore». Mari sottolinea anche il momento storico, nel quale La Giulia affonda le... radici. «La storia parla di una piantina che viene presa da un famiglia che le offre una casa, la annaffia e non le fa mancare le cose materiali. Finché poi sarà un single che riuscirà a prendersene cura e a darle l’amore e le attenzioni - racconta l’illustratore - Il libro esce in concomitanza con la svolta epocale dei matrimoni omosessuali e punta sul fatto che non importa da chi e in che modo ma i bambini meritano e devono ricevere tutto l’amore del mondo». La Giulia è presente nelle librerie web e tradizionali (editore Sarnus, 5 euro) ma è anche diffusa in quelle associazioni che proprio sul tema delle adozioni lavorano. «Insieme a Grazia Mauri abbiamo scelto di rappresentare la nostra protagonista Giulia come una piccola piantina grassa - precisa ancora Mari - che è anche un richiamo alla Piccola bottega degli orrori. Nel seguito del libro il papà le costruirà un monopattino per andare alla scoperta del mondo; quando cadrà e si farà male avrà timore dell’esterno ma capirà che le difficoltà quotidiane vanno affrontate a testa alta».

Irene Carlotta Cicora
Data recensione: 30/10/2016
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––